INTRODUZIONE: FORMATI AUDIO LOSSLESS
Dopo anni di dominio quasi incontrastato dei files mp3 (che sono files audio compressi, ma con perdita di informazione, e quindi anche di qualità), si vanno sempre più affermando i formati audio lossless: files audio compressi, ma senza perdita di informazione, e quindi con la stessa qualità dell'originale. E se il vostro computer ha delle buone casse, perché non tenere i files audio direttamente sull'hard disk, invece di riempire stanze di CD audio? Potreste ascoltare musica direttamente dal pc, e limitereste di molto l'ingombro.
I formati audio lossless forse più famosi sono
flac e
ape. Il primo è un codec audio libero (quindi liberamente utilizzabile, modificabile secondo le proprie necessità, e quant'altro), mentre il secondo è un formato proprietario dell'Apple. E nonostante quello che si legge
qui, non definirei affatto il formato flac come il "fratello più piccolo" di quello ape. Ed è perlomeno opinabile affermare, come si fa in
questa pagina, che il formato ape "è quello più apprezzato dagli intenditori". Forse chi apprezza il formato flac non è un intenditore???
Infatti, se è vero che i files ape sono (ma di poco) più compressi dei flac, è anche vero che, almeno per chi, come me, usa abitualmente un sistema operativo Linux, è più facile riuscire ad ascoltare un file codificato con flac piuttosto che con ape. Non saprei spiegarne le ragioni, ma mi è capitato qualche file ape (non tutti) che Vlc e gli altri software presenti su Linux non riescono a riprodurre, mentre, per esempio, Media Player Classic su Windows permette tranquillamente di ascoltarli (quindi non si tratta di files corrotti).
Ed ecco il primo problema: potreste trovare utile, su Linux, poter convertire i files ape in flac. Occuperanno uno spazio leggermente maggiore, ma riuscirete sicuramente a riprodurli. E finora sono sempre riuscito a convertire con successo anche i files che non venivano riprodotti.
Il secondo problema è che, spesso, capita di avere tra le mani un singolo file audio che riproduce tutti i brani inizialmente presenti su un intero file CD audio. Magari sono una ventina di brani, voi volete ascoltare l'undicesimo, e... a che punto inizierà? Non parliamo poi del caso in cui volete ascoltare un brano di cui non conoscete neppure la posizione...
Sarebbe comodo separare le singole tracce audio, in modo da poter ascoltare singolarmente i brani senza doverli andare a cercare. Ebbene, questo è possibile, a patto che abbiate, insieme al file audio, un file con estensione
cue che viene generato, solitamente, insieme al file audio.
Ma se i singoli brani sono brevi, e non volete cliccare ogni due minuti sul prossimo brano, conviene creare una lista di riproduzione (playlist), ovvero un file con estensione
m3u in modo da poter ascoltare una serie di brani in successione. Ma come, direte voi, tanta fatica per separare le tracce, e poi vogliamo comunque ascoltare i brani in successione? Che differenza fa?
La differenza è che, mentre con un singolo file audio non è agevole spostarsi da un brano all'altro, con una lista di riproduzione se durante l'ascolto del terzo brano vi siete stancati, e volete spostarvi all'undicesimo, potete farlo (se avete aperto il file m3u con un programma che visualizza la scaletta), semplicemente cliccando sulla riga corrispondende.
COMANDI DA TERMINALE
E ora passiamo ai comandi da eseguire da terminale
1 se volete convertire un file ape in flac e/o separare le singole tracce audio:
- La prima volta bisogna installare i programmi necessari. Se usate Fedora (non so darvi indicazioni precise per le altre distribuzioni), digitate:
su -c "dnf install shntool cuetools flac mac", e digitate la password di root.
- Se avete tra le mani un file ape, per prima cosa va convertito in wav:
mac "$NOME_FILE.ape" "$NOME_FILE.wav" -d (al posto di $NOME_FILE mettete il nome del file)
- Un file wav va compresso utilizzando il formato flac:
flac --best "$NOME_FILE.wav" -o "$NOME_FILE.flac" (al posto di $NOME_FILE mettete il nome del file)
- Ora dobbiamo separare le tracce:
cuebreakpoints "$NOME_FILE_CUE.cue" | shnsplit -o flac "$NOME_FILE_FLAC.flac" (al posto di $NOME_FILE_CUE e $NOME_FILE_FLAC mettete rispettivamente i nomi dei files cue e flac)
- Infine, poiché split-track01.flac, split-track02.flac, ecc. non sono proprio i nomi più opportuni, andiamo a guardare nel file cue i nomi dei brani corrispondenti, e rinominiamo ad uno ad uno i files ottenuti (che fatica).
INTERFACCIA GRAFICA
Troppo faticoso? Non ricordate a memoria i comandi? E allora perché non utilizzare un'interfaccia grafica che faccia tutto per voi? Partendo da questa esigenza, essendomi stancato di perdere ogni volta più di dieci minuti, ho deciso di impiegare più di dieci giorni
per creare il programma
splitAudioTracks.
SplitAudioTracks permette di:
- separare le singole tracce audio da un file ape, wav o flac utilizzando il relativo file cue;
- trasformare i file ape presenti in una cartella in flac;
- creare playlist (in formato m3u) contenente i files audio presenti in una cartella.